Manifestazione contro il divieto di circolazione moto euro 0 e 1: anche Duecilindri Magazine supporta la petizione di Lory666

Attiva dal 25 febbraio 2019, dal lunedì al venerdì dalle 7,30 alle 19,30 esclusi i festivi, l’Area B di Milano, che comprende il 72% del territorio cittadino, prevede oltre 180 varchi di accesso, dotati di telecamere, che delimitano il perimetro della città, sanzionando l’accesso dei veicoli “inquinanti”. Ha già fatto discutere molto i cittadini milanesi e soprattutto chi, dai paesi fuori da questa cinta, si reca ogni giorno nel capoluogo per lavorare.

A oggi è vietato l’accesso alle auto a benzina euro 0 e 1 e a quelle diesel fino a euro 4, mentre per le moto il divieto si limita agli euro 0 e 1 con motore a due tempi. Ancora più discutere sta facendo il prossimo step che dal 1° ottobre 2024 includerà, oltre a veicoli merci benzina fino a euro 2 e merci diesel fino a euro 5, anche i motocicli a 4 tempi euro 0 e 1.

L’assurdità di questo provvedimento, e la poca, per non dire nulla conoscenza tecnica dei motori da parte di chi lo ha scritto, ossia la giunta milanese capitanata dal sindaco Sala, la si nota dal fatto che nel provvedimento sono inclusi anche ciclomotori e motoveicoli A GASOLIO euro 2 (quelli euro 0 ed euro 1 erano già inclusi nel provvedimento datato 1° ottobre 2019). Se qualcuno dei nostri lettori ha mai visto migliaia di moto diesel transitare per Milano ce lo faccia sapere perché noi al momento abbiamo visto, parecchi anni fa, solo una Royal Enfield Taurus con targa straniera…

Un sistema per entrare in Area B con un veicolo inquinante in realtà c’è, oltre a quello di passare i varchi nelle ore notturne o nei festivi, ma è un altro esempio di come la burocrazia di una certa classe politica sembra sia fatta solo per complicare la vita delle persone; vi rimandiamo a questo link perché spiegarlo in questa sede sarebbe troppo lungo. Ci teniamo solo a precisare che, a seconda della classe euro del vostro veicolo, avrete un limitato numero di accessi annui, che va da 5 per i non residenti a 25 per i residenti, troppo pochi per chi a Milano si reca per lavoro e non per fare shopping o andare in discoteca.

Non parliamo poi di quella specie di “scatola nera” chiamata Move-In, adottata dalle regioni Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna. Un nome che suona come qualcosa in movimento, che però significa MOnitoraggio dei VEicoli Inquinanti.

Non si pensi che questo provvedimento si limiti alla città di Milano. Presto, infatti, si allargherà in tutta Italia.

Anche nel caso di questa “simpatica” iniziativa vi rimandiamo al sito di riferimento, se avete qualche giorno per leggere tutto, ma vi diciamo subito che non è possibile l’installazione di questo “trabiccolo” sui motocicli. Ora vogliamo dare spazio ad altro.

C’è infatti chi non si limita a lamentarsi, ma sta facendo qualcosa. Si tratta di un biker molto conosciuto nell’ambiente: Lorenzo Gioacchini, noto anche come Lory666. Con pochi mezzi e tanta volontà, ha indetto una petizione che ha già raccolto quasi 15.000 firme. La trovate su change a questo link. L’iniziativa di Lory è presente anche su facebook, instagram e YouTube.

Appurato che è quasi inutile far capire a certi governanti che una moto inquina meno di un’auto per un semplice fatto: passa un quarto del tempo nel traffico e non deve girare a vuoto per un parcheggio, Lory ha organizzato anche una manifestazione, che avrà luogo a Milano giovedì 26 ottobre. Il ritrovo è alle 15.30 all’Europark Milano Idroscalo in via Rivoltana 64 a Segrate.

Oltre a LowRide, anche Duecilindri Magazine supporta questa battagliacontro una norma che sembra servire più a mantenere vivo il morente comparto dell’automotive che a risolvere il problema dell’inquinamento in città”, come afferma il co-founder del magazine Paolo Ghiringhelli, che prosegue confermando quanto tutti, politici a parte, pensano: “motociclisti e amanti delle vecchie moto, si stanno mobilitando in massa. Chiunque si muova su due ruote, a prescindere dal tipo di mezzo, conosce i vantaggi che questa scelta offre alla collettività: meno traffico per il minor ingombro, meno problemi di parcheggio, minor tempo di circolazione”.

Di seguito potete guardare l’intervista fatta a Lory alcuni giorni fa.

Vi aspettiamo giovedì 26 ottobre a manifestare per i vostri diritti e per opporci, tutti insieme, a questo assurdo divieto.

www.change.org

di Lorenzo Rinaldi © riproduzione riservata Low Ride Srl

© LOWRIDE | 24/10/2023
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