Indian Scout Bobber Appaloosa v2.0 al Baikal Mile Ice Speed Festival 2020

Annunciata già alcune settimane fa, la presentazione della streamliner Appaloosa v2.0, evoluzione della Appaloosa V1.0 del 2019 e realizzata da Workhorse Speed Shop per Indian Motorcycle, è avvenuta a fine febbraio sul lago ghiacciato Baikal, dove ha fatto il suo ritorno nel mondo delle corse.

Costruita l’anno scorso su commissione della Indian, dal team belga Workhorse Speed Shop capitanato da Brice Hennebert sulla base di una Indian Scout Bobber, per celebrare i 100 anni della Scout e caratterizzata dalla carenatura tipo streamliner, nel suo secondo step evolutivo siglato v2.0 ha corso la seconda edizione del Baikal Mile Ice Speed Festival, andato in scena dal 25 febbraio al 1 marzo, pilotata da Sébastien Lorentz, customizer e pilota di sprint race ideatore dell’evento Sultans of Sprint.

Questa gara si corre, sulle distanze dell’ottavo di miglio e del miglio, sulla superficie del lago ghiacciato siberiano con ogni genere di mezzo, dalle auto alle moto passando per motoslitte e hovercraft, con temperature intorno ai -20 gradi di giorno, che di notte scendono a -40. Il tutto condito da spettacoli vari di stunt, drifting, flat track e motocross.

L’Appaloosa v1.0 è stata costruita da Brice Hennebert per partecipare all’edizione 2019 di Sultans of Sprint, guidata dall’ex pilota della classe 500 Randy Mamola. La costruzione ha richiesto 700 ore di lavoro, cosa che non ha permesso di realizzare lunghi test durante l’anno scorso.

Prima di ripresentarsi con la v2.0 all’edizione 2020 del campionato di accelerazione, che ha diverse tappe in Europa, tra cui Wheels and Waves (10-14 giugno), American Tours Festival (3-5 luglio) e Glemseck 101 (4-6 settembre), Brice voleva testare il mezzo a fondo. Durante la ricerca dell’evento adatto incappa nelle immagini di uno speed festival al limite della follia, il Baikal Mile, che prende il nome dal lago su cui si svolge, lungo più di 600 chilometri e largo quasi 80, per una superficie di oltre 30.000 km quadrati.

Patrimonio dell’Unesco e inserito nella lista delle Sette meraviglie della Russia è il lago più profondo del mondo, con il suo fondale posto nel punto più basso a 1.642 metri e una profondità media di quasi 745 metri.

Brice, Sébastien e l’amico Dorsan “DJ Peeta Selecta” decidono quindi di prendere parte a questa folle gara, che servirà unicamente come “shakedown” del mezzo. Per festeggiare l’evento si presentano sulla pista con lo stesso tatuaggio “Good for nothing. Ready for everything” che si fanno fare durante il viaggio, dopo una notte brava in quel di Mosca…

Rispetto al modello 2019, Appaloosa è stata modificata anche per le estreme condizioni ambientali del lago siberiano, grazie al supporto degli sponsor Akrapovič, Beringer, Dunlop Europe, Evok3 Performance, Motorex, Öhlins e la consulenza sulla messa a punto di Flybike. I pneumatici SportSmart Mk3 ad esempio sono chiodati a mano.

Passate le ispezioni tecniche e il “test di ammissione” sull’ottavo di miglio, il secondo step è stato provare la moto sulla distanza del miglio intero, che ha richiesto alcune modifiche alla carrozzeria, dato lo fondo più sconnesso, all’impianto elettrico e una pressione maggiore del pneumatico posteriore. Grazie anche all’utilizzo del protossido d’azoto, la Appaloosa ha fatto registrare la velocità massima di 180 km/h, qualcosa meno dei 200 km/h che Sébastien e Brice si erano prefissati.

La IndianxWorkhorse Appaloosa farà di nuovo la sua comparsa il prossimo 14 giugno, in occasione del primo appuntamento di Sultans of Sprint Challenge 2020, durante la prossima edizione di Wheels & Waves, a Biarritz.

www.workhorsespeedshop.comwww.indianmotorcycle.com

di Lorenzo Rinaldi © riproduzione riservata Low Ride Srl

© LOWRIDE | 04/03/2020
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