La notizia è di qualche giorno fa, riportata anche sul sito ufficiale della Casa di Milwaukee: Harley-Davidson ha annunciato le dimissioni di Matthew Levatich da Presidente, CEO e membro del Consiglio di Amministrazione. Il CDA ha nominato come consigliere di amministrazione e CEO ad interim Jochen Zeitz, già membro del CDA dal 2007.
A breve verrà costituito un consiglio direttivo che provvederà a ricercare, tramite una società esterna, un nuovo CEO. Levatich rimarrà in azienda fino alla fine di marzo per il passaggio di consegne a Zeitz.
Come parte di questo cambio di leadership, Jochen Zeitz è stato anche nominato Presidente del Consiglio di amministrazione e manterrà questa carica anche dopo l’elezione del nuovo CEO. L’attuale Presidente non esecutivo del CDA, Michael Cave, ha assunto la carica di Presiding Director (direttore generale).
Levatich, 55 anni, ha iniziato la sua avventura in H-D nel lontano 1994. Lascia quindi la Casa di Milwaukee dopo 26 anni. Celebri sono stati i suoi incontri con il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, con il quale ha avuto anche accese discussioni in merito alla produzione dei modelli Street al di fuori degli Stati Uniti e ai dazi doganali voluti dal presidente americano.
Jochen Zeitz , 57 anni il prossimo 6 aprile, ha un passato in Puma, noto brand di abbigliamento sportivo, azienda in cui è entrato nel 1990, assumendo nel 1993, e fino al 2011, la carica di CEO, diventando così il più giovane CEO, a soli 30 anni, nella storia delle aziende tedesche. Dal 2012 al 2016 ha diretto la Kering S.A., gruppo nel settore del lusso con sede a Parigi che possiede marchi come Gucci, Yves Saint Laurent, Balenciaga, Alexander McQueen, Bottega Veneta, Boucheron, Brioni, Pomellato.
In precedenza, per il gruppo francese, Zeitz è stato anche CEO della divisione Sport & Lifestyle dal 2010 al 2012. Insieme a Richard Branson di Virgin, ha fondato nel 2012 l’associazione no profit The B Team.
La notizia delle dimissioni di Levatich, annunciate il 28 febbraio, è stata accolta dai mercati finanziari con una lieve flessione del titolo, pari al 2,25%. Le azioni di H-D hanno chiuso la borsa di New York con un valore di 30,47 dollari per azione (70 centesimi in meno del giorno precedente), anche se a dire il vero il titolo era oscillante già da diversi giorni precedenti la notizia.
Il 20 febbraio il suo valore era di 35,87 dollari per azione, mentre a inizio settimana scorsa era di 34,13 alla chiusura di lunedì 24. Questo a conferma della situazione non facilissima che sta vivendo la Motor Company.
Sicuri di essere smentiti da grandi esperti di marketing e con la consapevolezza di essere forse troppo romantici ci chiediamo: al di là dei titoli accademici e delle esperienze in aziende plurititolate, non sarebbe il caso questa volta di affidare un’azienda motociclistica, certo a un grande manager, ma anche a qualcuno appassionato di moto?
Consapevoli del fatto che personaggi come Tonino e Giuseppe Benelli, Carlo Guzzi, Giancarlo Morbidelli e lo stesso Willie G. Davidson facciano parte della storia del secolo scorso, non ci pare un’idea così bislacca per una volta provare a far guidare un’azienda che dal 1903 produce solo motociclette a un manager che queste moto le conosce non solo per il titolo azionario, ma magari perché le guida tutti i giorni. Dopo tutto negli Stati Uniti non sarebbe così difficile trovarlo.
di Lorenzo Rinaldi © riproduzione riservata Low Ride Srl